lunedì 2 novembre 2015

Essere Giove Pluvio in tempo di guerra


Sapete come si dice, con una banalità: che gli americani sono avanti a noi di decenni. Ciò che accade qui è già accaduto da loro trenta o quarant'anni fa. Un americano che viaggi in Europa deve avere quindi la netta sensazione di scorrazzare indietro nel tempo con la DeLorean.
Quando ero all'Università, trattando di intelligenza artificiale, realtà virtuale ed altre belle cose very high tech che vent'anni fa sembravano dover spaccare il mondo e poi si sono un po' perse nelle more della crisi e della Terza guerra mondiale, ricordo che i professori ci dicevano: "Ricordate che ciò che arriva sul mercato oggi è stato sperimentato ed utilizzato decenni fa in ambito militare negli Stati Uniti". Difatti Internet, tanto per dirne una, che noi abbiamo iniziato ad adoperare come fosse la TV solo negli anni novanta, era nata alla fine degli anni sessanta come rete interna militare ed accademica con il nome di Arpanet.

Perché questo discorso? Perché in questi giorni si parla molto di questo documento, "Weather Modification: Programs, Problems, Policy, and Potential" (pdf), una corposa relazione di quasi ottocento pagine sul tema della ricerca sulla manipolazione climatica, presentata al Senato degli Stati Uniti, in risposta ad una richiesta formulata in commissione Commercio, Scienza e Trasporti dal senatore repubblicano Pearson, addirittura  nel 1978, quando imperversavano Tony Manero e la disco music, non l'altro ieri.
Il documento viene presentato in rete anche in maniera strumentale e semplicistica come prova di cose innominabili che si vedono nei cieli ma a me interessa più che altro il suo valore politico e storico, perché esso dimostra, grazie alla sua ufficialità, come i tentativi di controllare il clima, insomma di dominare il tuono e la saetta, rendere infallibile la danza della pioggia e chissà quant'altro, insomma rendersi simili a un dio e nella persona di Giove Pluvio, facciano parte di un sogno che le potenze imperiali accarezzano da molto tempo e in maniera operativa almeno dall'immediato secondo dopoguerra.

Nell'introduzione del report, e ricordo ancora che siamo alla fine degli anni settanta, si afferma che è già possibile, a quel tempo, aumentare la quantità di neve in montagna e diradare la nebbia fredda  mediante tecniche come il cloud seeding  e vengono citate decine di test effettuati su altri eventi da dominare in futuro, incluso il tentativo di controllare e ridurre la portata degli uragani. Nel corso della trattazione vengono discusse le leggi approvate per regolamentare la sperimentazione e tutelare gli interessi in gioco, rappresentati dagli ingenti investimenti di denaro da parte di sponsor pubblici e privati pronti a lanciarsi in questa tecnologia emergente.
Naturalmente il report avverte anche che è possibile che i tentativi di manipolare gli eventi atmosferici possano condurre ad effetti imprevedibili e dannosi sia per l'ambiente che per la salute, come già accade con l'alterazione dell'ambiente da parte dell'inquinamento prodotto dall'attività umana. E' già ben presente allora, ad esempio, il problema della diminuzione dell'ozono atmosferico. Non solo, la relazione avverte che, siccome anche altri paesi stanno perseguendo gli stessi obiettivi (soprattutto l'Unione Sovietica) "non è escluso che in futuro questo potere sugli elementi possa diventare una vera e propria arma di guerra." Proprio nel 1978 si era reso necessario approvare la Convenzione sul divieto dell'uso di tecniche di modifica dell'ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, nota anche come Convenzione ENMOD. Segno che qualcuno ci aveva già fatto un pensierino o addirittura ci aveva provato.

Sugli aspetti legali che possono insorgere manipolando il clima e di conseguenza l'ambiente, oltre a interessanti disquisizioni sullo status del cielo sovrastante una proprietà privata, se sia cioè anch'esso da considerare parte della proprietà o meno, segnalo questo passaggio piuttosto inquietante per le sue possibili implicazioni, tratto dal capitolo che parla delle conclusioni della "Commissione Speciale sul controllo del clima" della National Science Foundation del 1966, di dieci anni antecedente a questo rapporto.


Traduco l'ultimo paragrafo:

"Riguardo al sistema legale, la Commissione ha raccomandato che il Governo Federale sia autorizzato mediante apposita legislazione a: (a) posticipare o bloccare tutte le attività - pubbliche o private - in palese o potenziale conflitto con programmi governativi di modificazione del clima e del meteo; (b) fornire immunità da interferenze statali e governative agli agenti federali ed ai soggetti implicati nelle attività di modificazione del clima; e (c) fornire ai detti soggetti protezione ed indennizzo contro ogni responsabilità civile riguardo a danni causati dai programmi federali e governativi di manipolazione climatica."

A voler pensare male, in questo brano c'è tutta l'essenza del fine che giustifica i mezzi, del pretesto della sicurezza nazionale che permette ogni atto, anche ostile e contrario alla legge ed alla collettività, che difenda un principio stabilito arbitrariamente da un'entità superiore, sia esso un governo legittimo o un complesso militare-industriale affetto da delirio di onnipotenza.
Riusciamo bene ad immaginare cosa può accadere se questo principio da difendere è nient'altro che il profitto.

Se torniamo ai giorni nostri è inevitabile chiedersi fin dove siano poi arrivati questi studi sul clima preannunciati nel rapporto del 1978. Se qualcuno sia invero effettivamente riuscito a dominare il fulmine, a provocare non solo piogge ma uragani, oppure a creare siccità ed altri cambiamenti artificiali del clima. E, soprattutto, se qualcuna di queste attività, nel caso siano state implementate, non stiano compromettendo gravemente l'integrità dell'ambiente e l'equilibrio climatico, andandosi a sommare al grado sempre maggiore di inquinamento prodotto dall'attività umana, dall'effetto serra all'inquinamento da semiconduttori.

E' indubbio che fin dall'alba del nuovo millennio abbiamo assistito, e sempre più di frequente assistiamo, in un crescendo rossiniano, ad eventi meteorologici rari - come gli tsunami -che diventano la norma, all'estremizzazione di eventi come uragani, inondazioni, terremoti. Il meteo, da previsione meno attendibile dell'oroscopo, è diventato ormai pressoché infallibile. La pioggia arriva sulle nostre teste con precisione da treno giapponese. Arrivano purtroppo, dopo essere state ampiamente preannunciate anche le "bombe d'acqua" che gettano interi territori nella devastazione. Per giunta con il solito senso di sconforto e shock ormai ubiquitario ai nostri tempi del "non c'è alternativa".
Un concetto come quello di sismicità indotta è ormai oggetto di decine e decine di studi scientifici dopo che eventi sismici violenti hanno colpito zone in precedenza silenti e solo dopo che vi era stata intensa attività antropica soprattutto legata a particolari tecniche estrattive.

Altri studi scientifici stanno riportando gli effetti sulla salute umana dell'inquinamento atmosferico da particelle metalliche rilasciate nell'atmosfera, che potrebbero derivare non solo da attività di modificazione climatica o di lotta all'effetto serra ma da tecniche militari  sperimentali come quelle di rifrazione/amplificazione dei segnali radio e onde radar e sistemi computerizzati di mappatura 3D del territorio. 

A proposito di contrasto all'effetto serra. Sul sito che raccoglie i brevetti rilasciati dal governo americano ve n'è uno nel 1991 su una tecnica di inseminazione mediante materiali Welsbach denominato "Stratospheric Welsbach seeding for reduction of global warmingche nella presentazione recita:

"I gas serra risiedono nella stratosfera ad un'altitudine dai sette ai tredici chilometri. Per questo l'attività di inseminazione dovrebbe essere effettuata ad un'altitudine di circa dieci km. Le particelle Welsbach possono essere rilasciate da un aereo, per esempio attraverso lo scarico. Una volta disperse, le particelle possono rimanere in sospensione fino ad un anno."

Interessante, no? Fa venire in mente certe cose innominabili che si vedono sempre più spesso nei nostri cieli ma che non esistono assolutamente e chi le vede è solo un imbecille complottista. 

Tornando al paragrafo che ho sottolineato del rapporto del Senato americano ed alle sue implicazioni politiche e legali, mi sorgono alcune domande.
In un'epoca nella quale è ormai ufficializzata come principio fondante l'Economia dei disastri, il profitto cioè che nasce dallo sfruttamento delle grandi catastrofi  naturali, è possibile che il principio di non aggressione con armi climatiche, stabilito nel 1978 dalla Convenzione ENMOD possa venire aggirato o addirittura negato, se ciò non è addirittura già accaduto?
Ovvero, le problematiche legate alla manipolazione degli eventi atmosferici così ben descritte in questa relazione del Senato USA coscienziosa e sensibile all'interesse collettivo, come possono essere gestite democraticamente in un mondo oramai dominato dalle corporations, dove l'interesse collettivo vale e varrà meno di zero?

I nuovi trattati come il TTIP si basano proprio sul principio enunciato nel paragrafo citato, ovvero sulla necessità che chi, per profitto o in nome di un interesse nazionale, persegue un certo obiettivo, non debba mai essere ostacolato da alcun atto governativo o giurisprudenziale contrario. Per la verità essi vanno anche oltre, stabiliscono cioè che nulla può ostacolare il profitto, che è l'unico valore in gioco. Se, ad esempio, una multinazionale o un ente governativo alleato decidessero di effettuare un esperimento climatico su un territorio e il governo locale dovesse opporvisi, essi sarebbero in diritto, grazie al trattato, di citare in giudizio per danni le autorità locali. Con il risultato facilmente prevedibile di doversi arrendere agli agguerriti e costosissimi avvocati della controparte ed alle loro richieste miliardarie di risarcimento.

Infine eccoci all'ultima domanda: se parliamo di tempo di guerra e di esigenze belliche di "difesa" o "attacco" assieme alla presenza in campo di un trattato ad hoc come il TTIP, quale potrebbe essere lo scenario futuro di questa terza guerra mondiale? La ricostruzione della "difesa" americana, con i suoi tempi trentennali, e la contemporanea alleanza con l'economia dei disastri, prevede forse anche lo sdoganamento inevitabile dell'arma meteorologica, l'ultima e forse la più devastante, e alla faccia delle antiche convenzioni? 

Il più grande successo del potere consiste nel riuscire ad alterare i nostri meccanismi di percezione, sia convincendovi di vedere cose che non esistono e sia mettendoci una cosa sotto il naso e convincerci che essa non esiste.
E' lecito preoccuparsi, domandarsi cosa sta succedendo o potrebbe succedere o saremo sempre tacciati di paranoia appena oseremo solo accennare all'aspetto sempre più stravagante dei nostri cieli e delle nostre stagioni? 

21 commenti:

  1. Anonimo00:17

    Anche il CFR ha parlato di geoingegneria in questi paper pubblicamente visibili a tutti:
    Geoengineering: Workshop on Unilateral Planetary Scale Geoengineering
    http://www.cfr.org/projects/world/geoengineering-workshop-on-unilateral-planetary-scale-geoengineering/pr1364
    Però naturalmente questi paper e queste discussioni "non esitono" perchè chi ne parla è complottista, e perchè parlare di qualcosa riportato dal CFR è anch'esso da complottisti. Intanto scienziati e governi potenti vanno semplicemente avanti alla luce del sole, ma espellendo contemporaneamente dal dibattito pubblico queste questioni altamente spinose, etichettando come paranoico complottista qualisasi persona che anche solo si pone delle domande su cosa sta accadendo non avendo perciò alcuna risposta da dare in merito, ma solo dubbi. Il solo pensare che sia possibile un controllo climatico è da complottista. Ma in altre parti del mondo è la norma, ed è stato fatto accettare dalla popolazione molto più facilmente, vendendolo come lotta alla siccità, come in Thailandia ad esempio.
    Basta guardare questi video per rendersene conto
    https://www.youtube.com/watch?v=hqi_koQ5cWI
    https://www.youtube.com/watch?v=7PyGZqouzGE
    Questo è grandioso, ci hanno messo anche la musichetta in sottofondo
    https://www.youtube.com/watch?v=s0dNS7VTM-M

    anonimo

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  2. Anonimo06:43

    Quindi, per sapere qual'e' lo stato dell'arte dell'attuale tecnologia dovremo aspettare almeno vent'anni. Il documento seguente non l'hai citato, anche se penso che tu lo conosca.

    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CCEQFjAAahUKEwiH-ZrNu_PIAhXEfhoKHdOfDF8&url=http%3A%2F%2Fcsat.au.af.mil%2F2025%2Fvolume3%2Fvol3ch15.pdf&usg=AFQjCNEzlTlf2fG8fp2ZUaCaxp-8rlDEWw&sig2=6-T6h9VRLQT-xVzVQxzV4Q

    Documento presentato ai vertici dell' USAAF, col solito scopo di rinnovare il finanziamento al progetto, e' un po' piu' tecnico e meno burocratico, e percio' ha il pregio di affrontare la questione senza la stucchevole ipocrisia wasp. Verso il fondo si tratta dell'impiego operativo e viene evidenziato come tante piccole modificazioni climatiche possano servire a rendere il cambiamento definitivo, da provvisorio quale dovrebbe essere. Si capisce che non si tratta piu' solo di un'arma che puo' essere impiegata in un teatro bellico e poi riposta quando non serve piu'. L'obbiettivo parrebbe essere il controllo dell'intero ciclo dell'acqua. In Geopolitica si tende appunto a controllare Acqua, Cibo, Energia. E' il vecchio principio dell'Assedio: prima o poi l'assediato dovra' capitolare per forza. Vantaggio strategico: e' un'arma che non sembra un'arma, per cui le disquisizioni accademiche circa il possibile
    impiego sul territorio nazionale USA fanno scompisciare dalle risate. Quest'arma e' ideale proprio per essere usata al di fuori del contesto nazionale.

    Quanto alle implicazioni politico-filosofiche, alla base di tutto c'e' il Progresso; quello che, si diceva, ti rende la vita piu' facile mentre puo' annichilire l'intero Pianeta in un amen. Ovviamente, qui siamo in terra incognita. Perche' l'arma puo' non essere percepita per tale e dunque puo' essere impiegata in un contesto bellico non apertamente dichiarato. Ormai le armi utilizzate sono quasi tutte di questo tipo; nessuno puo' denunciare apertamente un'aggressione senza essere preso per scemo. La Finanza obbedisce a ben descritti cicli fisiologici che le sono propri, le Migrazioni sono un fenomeno storico inevitabile, piogge e siccita', uragani e terremoti sono di pertinenza del Padreterno o della Natura. Si finge che tutto sia come prima per non creare troppo allarme.

    Imperialismo ? Anche questa categoria e' ormai osoleta. Il Potere tende comunque all'espansione di se'. Cio' che oggi lo rende unico e' appunto il Progresso. Siamo davvero al punto in cui dobbiamo interrogarci su tutta la nostra evoluzione storica. Se accettiamo la visione progressiva e lineare di derivazione religiosa, allora dobbiamo sottometterci a Dio, al Mercato o a chissa' che, perche' tanto arriveremo invariabilmente all'Eden e alla fine della Storia. Altrimenti dobbiamo tornare alla concezione antica: quella ciclica, per cui ogni cosa, ogni civilta' ha sempre un inizio e una fine. Puo' darsi che saranno le circostanze a scegliere al posto nostro. Se quello di questo Dio dell'Olimpo e' solo un bluff lo si vedra' molto presto.

    G.Stallman

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  3. Interessante anche come tutte, e dico tutte, le persone di cultura e professione scientifica che conosco si sbellicano dalle risate quando si parli dell'argomento. Che per me, per inciso, è apparso chiaro semplicemente osservando il cielo e notando cose mai viste prima, pur avendo abitato vicino a un aeroporto militare da piccolo, Prima le ho notate, poi le ho cercate in rete...

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    1. Anonimo18:33

      tutte le persone di cultura e professione scientifica che conosce, ... questo cosa le suggerisce? Secondo Richard Feynman (una delle menti più brillanti del XX secolo) la turbolenza era (e rimane) l'ultimo problema insoluto della fisica classica ed il controllo del clima, per dirla semplice, è turbolenza alla decima potenza.
      Io trovo molto interessante, piuttosto, il riferimento all'intelligenza artificiale, che non si è "persa nelle more della crisi" ma semplicemente è stata classificata da tutte le persone di cui sopra come bufala parascientifica

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    2. Ucci ucci, sento odor di piddinucci.

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    3. Mi suggerisce: 1) mantenere capacità critica nell'uno (scetticismo) e nell'altro senso (di pazzi ce ne sono sempre stati in giro anche con notevoli risorse economiche e tecniche), 2) Mi ritengo ancora capace di notare fenomeni e nubi lineari, ordinatamente spaziate, poste tutte sullo stesso piano non ne ho mai viste in vita mia prime dell'ultimo decennio. Non ho mai visto due zone di cielo perfettamente divise da una linea retta, una perfettamente serena e l'altra plumbea e composta da un unico strato di "nuvole". Non avevo mai notato che i fumi di scarico persistessero, si dilatassero e divenissero una unica coltre.3) Delle due l'una: o il clima sta cambiando o si sta cambiando il clima.Certo governare la turbolenza, il caos, sono obiettivi al momento lontani ma i razzetti sparati dai nostri contadini da decenni dimostrano che, almeno localmente, qualcosina si può fare. Se da piccino leggeva romanzi d'avventura ricorderà l'olio versato in mare intorno alle navi per limitare la "turbolenza". E' vero, si sono accorti che non dovevano acculturarci...

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    4. Anonimo09:59

      Infatti. L'Anonimo confonde il Conformismo (che e' un fenomeno sociale), con l'approccio scientifico che, ovviamente non lo e'. Il comportamento sociale esige sempre una certa dose di conformismo, ma questo cambia sempre a seconda della filosofia a cui la societa' si informa. E nella comunita' scientifica esiste un conformismo tale che non e' nemmeno paragonabile alle altre comunita'. Ma la questione e' molto piu' complessa. Quando si e' acquisito che la verita' scientifica, sempre in divenire, giunge a risultati diversi da cio' che deriverebbe dall'osservazione sensoriale, si e' di fronte ad un serio problema. Eppure la Scienza nasce dall'osservazione dei fatti. E come mai la semplice osservazione non e' piu' sufficiente ? Perche' sono stati inventati nuovi strumenti che amplificano la limitata percezione sensoriale. Si sa che e' la Terra a descrivere orbite intorno al Sole e non viceversa. Anche se chiunque osservi il cielo ne trae la percezione opposta. Ma quando si giunge addirittura a non vedere cio' che si vede siamo oltre l'umano. Siamo in una specie di nuova Metafisica. La Scienza diventa Fede e viceversa. Il conflitto sta proprio tra queste due categorie di uomini: quello antropologico e quello scientifico, rafforzato da moltitudini che lo seguirebbero comunque. E cosi' il cerchio del Progresso si chiude. Perche' e' evidentemente un cerchio e non una retta infinita.

      G.Stallman

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    5. Anonimo10:15

      La scienza ci dice che le cose impossibili diventano possibili se prima o poi qualcuno si prende la briga di investire tempo, intelligenza e risorse; le cose possono essere complicate ma se investi fondi e metti su centri di ricerca , e soprattutto, svolgi esperimenti sopra la testa di cittadini ignari e sviati nella comprensione dei fatti, certo puoi capire un po di piu su come funziona il controllo del clima, e questo è certo un vantaggio competitivo. E secondo voi piddioti in 60 anni almeno di ricerca documentata in questo campo gli scienziati non hanno fatto ancora alcun progresso e brancolano nel buio, soprattutto, mentre paesi non propriamente avanzati come la Thailandia, hanno programmi ufficilali di controllo climatico portati avanti alla luce del sole? Perfetta logica piddina il credere che siccome una cosa sia difficile da implementare allora non iniziamo nemmeno a sperimentare come si pottebbe fare, se la logica piddiota avesse sempre avuto successo a quest' ora nessuno avrebbe inventato gli aerei. Poi, dato che è impossibile secondo il piddiota controllare il clima, perche esistino fior fiore di ricerche di scienziati di rilievo internazionale che dicono che invece divremmo usare la geoingegnerua per ridurre il cosiddetto effetto serra? Sono tutte ricerche studiate e implementate da una comunita scientifica che "non devono esistere" per il comune piddiota. Ma invece esistono, come esistono dati documentati che affermano che molte ricerche sono state fatte nei cieli e sulla nostra pelle, ma, lo sappiamo, il piddino non è toccato finche non gli tocchi il suo stipendio, il quale sembra impossibile a livello di turbolenza che qualcuno glielo sottragga.

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    6. Anonimo10:48

      Stallman, al mondo ci sono due tipologie di scienziati, quelli che sperimentano, hanno idee, non vivono di dogmi, sono finanziati per scoprire nuove cose e fare esperimenti, e poi ci sono gli utili piddioti che, siccome si è sempre detto che la Terra è piatta allora è matematicamente certo che non sia sferica. Quindi non serve nemmeno che la gente sperimenti e faccia ricerche per capire se una cosa è cosi oppure no. Al di la dell' oceano, nella testa dell'impero hanno capito che, per mero vantaggio competitivo, è piu fruttuoso avere la prima categoria di scienziati, qui da noi nella bassa provincia dell' impero è molto piu utile la diffusione degli scienziati piddioti che sanno gia tutto, che pontificano e "istruiscono" le genti a quella che è la perfetta logica piddina. Scienziati che non hanno nemmeno bisogno di fondi per implementare programmi di ricerca, ma cheppero hanno studiato i libri giusti. Quindi la testa dell'impero puo svolgere nella nostra provincia tutti i programmi e gli esperimenti che gli sono comodi, tanto nessuna parola di sospetto verra mai sollevata dai nostri scienziati utili piddioti. Scusate per gli errori di italiano, ma scrivo da uno smartphone, un altro aggeggio impossibile anche solo da concepire fino a qualche decennio fa
      Anonimo

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    7. Anonimo11:47

      Certo, ma io credo che il fenomeno sia molto piu' macroscopico. Non si puo' ridurlo solo all'Italia. E' davvero un passaggio epocale quello che stiamo vivendo. In uno dei documenti che anche Barbara ha riportato circa le finalita' del cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale (redatto negli anni '60) si parla apertamente della falsificazione della Scienza, ovvero, della sua riduzione a nuova Fede. Poi sono arrivati fenomeni come Scientology, ad esempio. Siccome la conoscenza scientifica necessita di grande istruzione e di requisiti intellettuali che non tutti possiedono, i depositari di questa sapienza saranno, e sono gia', i nuovi sacerdoti che mostrano ai fedeli il libro chiuso come accadeva in alcune epoche medievali. La novita' odierna sta nel fatto che l'uomo nuovo non puo', e non deve piu', fidarsi dei propri sensi, il che lo riduce a mera macchina. Siamo davvero al punto che il dire che i prati sono verdi e' controrivoluzionario. Va da se', che una volta privato l'uomo dei suoi piu' naturali istinti e della fiducia in se', lo si e' ucciso proprio nella sua umanita'.

      G.Stallman

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    8. Anonimo12:05

      Si, la distinzione non dovrebbe essere ridotta solo all'Italia, ma io facevo la distinzione nella mentalità generale della comunità scientifica che c'è tra paesi dominanti e paesi dominati. In genere è normale che in un paese che investe risorse e intelligenze massicciamente come gli USA questi investimenti siano direzionati nella vera ricerca, cioè nella scoperta di cose nuove, come nuove armi, perché il paese dominante è interessato, come gli USA, alla Full Spectrum Dominance, e per acquisirla deve avere un vantaggio tecnologico; e perciò deve anche avere scienziati che pensino in modo sufficientemente creativo, finanziando le idee più brillanti. Che poi queste idee vengano applicate a scopi giusti o sbagliati, questo è un problema morale dei singoli scienziati, ma al governo Usa non interessa il dilemma morale dello scienziato, interessa implementare invece il loro New World Order.
      La distinzione che fai tu è quella tra la scienza e la fede. Naturalmente gli scienziati che si comportano come fedeli non sono scienziati, ma fedeli, appunto. I fedeli servono anche loro, e sono gli utili idioti che ammaestrano le masse di ignoranti che non hanno mai letto o studiato una fava, ma si acculturano guardando Quark e Voyager in tv in prima serata. E' importante fare questa distinzione. Organismi come l'IPCC sono costrutti meramente propagandistici che servono a divulgare una nuova fede, fatta di formule incomprensibili ai più, ma perfettamente funzionali alla creazione del nuovo scientismo religioso. Se vai però a leggere le email rubate ai cosiddetti scienziati dell'ipcc (lo scandalo Climategate) scopri benissimo che questa comunità, al loro interno e lontano dal giudizio dell'opinione pubblica, sapeva benissimo che stava frodando e falsificando i dati sul riscaldamento globale; quindi erano consapevoli di non stare applicando una scienza ma di costruire un sistema religioso fatto di formule e concetti astrusi. Questi non sono utili idioti, ma criminali coscienti, e tali dovrebbero essere giudicati dalla storia.
      anonimo

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    9. Anonimo23:43

      ho l'impressione che nessuno di voi abbia una minima conoscenza dell'argomento

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    10. Anonimo11:40

      Argomentare un tantino non si puo' ? Allora mettiamola cosi':

      I mezzi scientifici e tecnologici per esercitare l'influenza umana sul clima ci sono. Pero' ad oggi non se ne conosce lo stato dell'arte, in quanto gli esperimenti vengono tenuti segreti. La documentazione esibita qui e altrove prova come progetti di questo tenore vengono ciclicamente rifinanziati da decenni.

      La volonta' per utilizzare una simile arma esiste anch'essa. e questo perche' il possesso di un'arma non implica necessariamente la volonta' di usarla. Questa volonta' e' al servizio di una visione del mondo totalitaria sulla quale la documentazione e' di dimensione fluviale.

      Gli effetti dell'uso di una qualche forma di questa tecnologia sono evidenti a tutti, anche se la materia e' tale per cui e' facilissimo negare che siano manipolazioni umane. Rivedi il punto 1.

      Una volta accertato che esiste un'arma, esiste un movente ed esiste una volonta' all'opera cosa rimane ? L'identificazione della persona, o delle persone, che esercita questa volonta'.

      Qui non e' sufficiente il dire: sono i fascisti, sono i comunisti, i massoni, gli ebrei, i neo-aristocratici, i rettiliani. Bisogna identificare con nome e cognome chi ad alto livello promuove, finanzia ed attua il progetto. Il che e' perfettamente possibile con i mezzi attuali.

      Al che, se i tali, sono riuniti in consorterie pseudo-religiose, esoteriche, nobiliari o chissa' che altro, questo prova che esiste un'associazione a delinquere (altrimenti detta mafia) ad altissimo livello. E' questo che significa l'infelice definizione usata ai tempi dei fascisti.

      Ma che ci sia un'elite al lavoro in tal senso, lo capisce anche il mio gatto. Non importa come la si chiama.
      E questa e' fatta di persone con nome e cognome.

      G.Stallman

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  4. Anonimo16:44

    la piu' grande risorsa politica per queste "distropie capitalistiche " e' il PDota . Il PDota pensera' che nessun " weapon weather " MAI riguardera' lui ,esattamente come e' convinto che nessuna " risorsa immigrativa"MAI rubera' in casa sua ne tanto meno MAI gli fara' perdere il suo comodo stipendio ....
    ws

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  5. grognard16:44

    "Owning the weather: la guerra ambientale globale è già cominciata" - Fabio Mini - Limes n° 6-2007

    http://service.users.micso.net/FSI/Downloads/Owning_the_weather-Fabio_Mini.pdf

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  6. 1 Cerchiamo di non dimenticarci mai della cornice: https://it.wikipedia.org/wiki/Cicli_di_Milankovi%C4%87
    2 Un conto è la ricerca relativa a tecniche atte a modificare il clima in un'area ristretta ( proibitivo farlo su scala globale), un conto sono le scie chimiche atte a condurre "esperimenti" ambientali "contro" le classi o le nazioni "inferiori".

    Certo è che se metto insieme il complotto giudaicoplutomassonicosionista, le scie chimiche, "l'intoccabilità" del suolo lunare e le altre non me le ricordo...Barbara, nelle analisi psicologiche sei un riferimento, in politica reale...vedi troppi film (e non spero di sbagliarmi ;-)

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    1. Anonimo14:50

      Dai sandro, per farci sembrare tutti un po così coglioni, mettici anche tu, oltre al complotto giudaicomassonicosionista e cazzista, anche un po di rettiliani e alieni zetareticoliani, così il quadro è completo. Poi è naturale che, anche secondo te, le nazioni dominanti (nessuno ha parlato di complotti oscuri come ci metti tu in bocca) si oppino magnanimamente dei loro sudditi e dei dominati, anzi gli concedono libertà e diritti insperati, come quello di pensare in modo indipendente; comunque dovresti inserire nella tua categoria dei complottisti anche gli scienziati della Royal Society, in quali affermano che:
      "This has led to growing interest in geoengineering, defined here as the deliberate large-scale manipulation of the planetary environment to counteract anthropogenic climate change."
      da Geoengineering the climate: science, governance and uncertainty
      The Royal Society has published the findings of a major study into geoengineering the climate.
      https://royalsociety.org/topics-policy/publications/2009/geoengineering-climate/
      Tu sai cosa vuol dire "deliberate large-scale manipulation of the planetary environment"?? Guarda che non l'ha detto in un documentario che parla di Rettiliani, ma una prestigiosa istituzione scientifica.
      Se non hai mai letto di simili ricerche e ti sei informato solo dai programmi in stile Quark o dai nostri espertoni che tutto sanno, non è colpa certo nostra. Gli scienziati della Royal Society la pensano diversamente da te, e per loro la modificazione del clima può essere implementata in LARGE-SCALE. Ma naturalmente queste ricerche "non esistono" per il nostro espertone chessattuttto.
      Se tu sei uno scienziato come loro, scrivi un paper per confutare le loro ipotesi "complottiste", altrimenti ti consigliamo di andare a farti un giro da altre parti.
      anonimo

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    2. uhllallà, che piglio.
      Quelli che citi sono studi scientifici e chiunque lavori in quegli studi, così come i servizi, hanno una buona conoscenza degli accadimenti.
      Può darsi che alcuni aspetti vengano tenuti "isolati" per poter avere un vantaggio temporale sulla concorrenza (che all'incirca sa quasi tutto quello che c'è da sapere etc etc).
      Lo scopo principale degli studi è risolvere alcuni problemi a livello planetario per attenuare alcuni cicli che viaggiano a ritmi inattesi.
      Potrebbe anche darsi che tizi pericolosi stiano cercando di metterci le mani sopra per cercare di scoprire se sia possibile adoperarli per scopi "diversi", ok.
      Ma sono tutte cose che o prima o poi, ma sempre in un tempo accettabile, si vengono a sapere e restano sempre situazioni circoscritte.
      Potresti/e (visto che parli al plurale) citarmi almeno un caso in cui "certe storie malate" siano rimaste sconosciute quanto basta per poter dar a qualcuno la possibilità di "dominare il mondo?"(o parte di esso).
      No, perché a me pare che tutto quello che debba accadere per poter dominare il mondo accade sotto sotto gli occhi di moooolte persone/istituzioni/associazioni/organizzazioni mondiali/stati/etc etc.
      Non mi pare che debbano perdere troppo tempo e danaro per nascondere qualcosa che non può essere nascosto...o no?!

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    3. Anonimo23:11

      Sandro, l'euro è una storia malata alla luce del sole che ha fatto fin troppi danni ed è durata troppo a lungo per farmi essere ottimista verso il futuro. Lo stesso è per la geoingegneria, un' altra storia malata portata avantivalla luce del sole ma sviata appositamente nella comprensione dell'utilita e dei fini. Pensavo che con il meccanismo di potere denominato euro, un mezzo di dominio delle elite nei confronti dei sudditi, abbiamo gia capito che per dominare interi continenti non serve nascondere nulla ma semplicemente "educare" le genti. Lo stesso identico discorso lo si fa con la geoingegneria che serve a ridurre il riscaldamento globale, come afferma la Royal Society. Ottimi intenti, come con l'euro, a parole, speriamo pero che salti fuori qualche Bagnai serio anche in questo campo e che si occupi della questione denunciando questa tecnologia potenzialmente genocida, come lo è l' euro che ci è stato venduto come la salvezza dell' europa, in fondo la penso come te, è denunciando apertamente i pericoli e gli usi distorti di una tecnologia , cosi come di una moneta, che possiamo mantenere le nostre istituzioni democratiche
      Anonimo

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  7. Anonimo22:24

    Anonimo giudaicomassonicosionista e cazzista vai farti un giro da altre parti che è pure il succo del tuo pensiero. Hi-speed

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  8. Anonimo15:43

    ...

    Credo che il piano preveda obiettivi a più livelli:
    1. Creare un maggiore schock climatico (quindi alimentare, economico, sociale)qualora non verranno più mitigati gli effetti della Piccola Era Glaciale (PEG), quanto meno a livello di macroregioni che hanno talune caratteristiche morfologiche (dubito che abbiano il potere su intere grandi nazioni e grandissime pianure).

    2. Creare penuria alimentare maleindirizzando coltivazioni (se credi al riscaldamento globale non ti premunisci diversamente) e alimentare (v. moda vegan, con la PEG soffriranno più le coltivazioni che gli allevamenti)

    3. Creare disordini sociali e conflitti "a bassa intensità". L'esercito proxy importato in Europa, in special modo in Italia, servirà bene allo scopo acuendo enormemente quanto comunque avverrebbe anche in altre condizioni non manipolate.

    4. Il condizionamento alla passività. Le attività di geo-ingegneria climatica hanno il grande effetto (tra gli osservatori non manipolati) di rendere impotenti. I "social" rendono ulteriormente facilitato tale compito. "Cosa possiamo fare che ci avvellenano dall'alto? Non possiamo fare nulla se non "informare"..."


    Hart

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