domenica 9 dicembre 2007

Poeti e comici di merda

E' curioso che in un mondo dominato dal culto del denaro, simboleggiato in psicanalisi dall'escremento; in un mondo che, scisso nella dicotomia tra avarizia (ritenzione) e scialacquamento (incontinenza), fa dell'evacuazione una metafora rituale quasi religiosa, ci si scandalizzi se un satiro o un comico cita la cacca in un suo show e ci si meravigli se poi il tizio viene censurato, radiato e bandito dal regno.

Intendiamoci, la colpa è degli autori di queste performance, sempre. Hanno il vizio di associare alle loro denunce più forti l'elemento merdoso e l'apposito orifizio, che siccome sono innominabili e oggetto di oscuro timore ma altrettanto innominabile segreto culto, fanno scattare le più feroci censure di potere.
E' come se inconsciamente dicessero: devo fare una denuncia forte, sulla guerra, sull'oscenità della guerra, sulle brutture della società, della famiglia che incoraggia la pedofilia ma siccome non ne ho il coraggio fino in fondo utilizzo la metafora della cacca così mi censureranno e la mia coscienza sarà di nuovo a posto. In psicanalisi si chiama atto mancato.

La censura, quando a sua volta scatta, pensa: io in realtà voglio colpire quel pezzo di merda che osa criticare l'impero, il regime, la guerra santa combattuta dagli eroi. Voglio zittire e far ardere sul rogo quello stronzo che osa criticare la famiglia e la società e perfino prefigurare il futuro di merda che ci aspetta.
Della cacca non me ne frega niente ma siccome a tutti fa schifo tutti mi daranno ragione ad aver censurato quell'idiota per averla nominata.
Si chiama razionalizzazione.

Quando a Bertolucci bruciarono sul rogo "Ultimo Tango a Parigi", non fu perchè in un certo momento del film Brando sodomizza la Schneider ma perchè Brando, nel mentre, recita la seguente preghiera: “Voglio farti un discorso sulla famiglia…Quella santa istituzione inventata per educare i selvaggi alle virtù… Ed adesso ripeti insieme a me…Santa famiglia, sacrario dei buoni cittadini… dove i bambini sono torturati da quando dicono la prima bugia”.

Pasolini, in quel film disgustoso, intollerabile, diciamo proprio di merda che è "Salò o le 120 giornate di Sodoma", utilizza la coprofagia per denunciare fin dove può giungere il Potere nella degradazione dell'essere umano. Ancora più rivoluzionario di DeSade, Pasolini preconizza la società attuale.
Ripensando oggi a quel film degli anni settanta, quando per altro in alcune realtà, basti pensare alle dittature sudamericane, la gente veniva torturata veramente a quel modo, ci rendiamo conto che l'incubo del poeta è diventato la nostra realtà in senso (sub)culturale.
Basta pensare alla televisione, dove le persone accettano di farsi umiliare e degradare fisicamente ormai senza quasi limiti e solo per una cosa, il denaro e il simulacro di fama che dà il denaro. "Salò" sembra diventare quindi solo il più estremo dei reality show.

Bisognerebbe riuscire a parlare di atti evacuatori e relativi prodotti escrementizi senza utilizzarli come denuncia sociale e politica e vedere l'effetto che fa, se persistono lo scandalo e la censura. Del resto il cinesino che cagando fa scattare il livello 4 di contaminazione batteriologica negli spot pubblicitari è tollerato, come la pomata dedicata alle amiche emorroidi o gli yogurt che fanno liberare perfino le gran tope che non diresti mai che caghino anche loro come te, misera mortale. Anzi, questi inni alla defecazione ti vengono proposti normalmente all'ora di pranzo e cena, come simpatico coadiuvante dell'appetito. Servono affinchè tu spenda, tiri fuori il denaro, lo sterco del demonio, appunto. Il cerchio si chiude.

Se però a mezzanotte un comico nomina la merda associata ad un giornalista un tempo a libro paga della CIA, apriti cielo.
Luttazzi, che non è esente da una certa compulsiva e fastidiosa coprofilia ma in fondo è un bravo ragazzo e perfino un timido, forse, è stato ancora una volta censurato da la7 e il suo programma, che forse non a caso si chiama(va) "Decameron", sospeso, che in Italia significa chiuso, tumulato e cementato.
Aveva cominciato bene il ragazùl:
"Dopo 4 anni guerra in Iraq, 3.900 soldati americani morti, 85.000 civili iracheni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq...
Poi è scattato l'atto mancato, introdotto anche dalla clamorosa sottostima dei morti civili iracheni, ben superiori agli 85.000:
"Come si fa a sopportare una cosa del genere? Io ho un mio sistema, penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanche' in completo sadomaso che li frusta tutti. Va gia' meglio no?".
D'accordo, la prosa non sarà DeSade ma è efficace anche se l'immagine è un po' da porno casalingo di quart'ordine, disciamo.
La censura, come da copione, si è attaccata a quello, alla fantasia fetish da bordello gran lusso con sconti per comitive vip che faceva venire in mente.
Se Luttazzi si fosse limitato alla prima parte della denuncia lo avrebbero fermato lo stesso? O forse occorreva proprio lo schizzo di merda in faccia perchè ci ricordassimo della bestialità della guerra?

Vabbé, per consolarci e restare in tema, quest'anno metteremo nel presepe un caganer, un "cagone". Trattasi di antica e gloriosa tradizione catalana, di origine barocca, un personaggio di terracotta ritratto nell'atto di defecare che nel presepe viene di solito collocato in posizione appartata, come si conviene alla circostanza. La figurina non viene considerata assolutamente blasfema ma un retaggio degli antichi culti della fertilità.
In Spagna è considerato un onore essere raffigurati come caganer, come dimostra l'esempio che ho scelto, che rappresenta il Re Juan Carlos. Esistono praticamente tutti i personaggi politici spagnoli, da Aznar a Zapatero alla regina e al principe. Non mancano Bush, Sarkozy e un delizioso piccolo Ratzinger.
Per quanto abbia cercato non sono riuscita a trovare nè un caganer Berlusconi, nè un Prodi, né un Veltroni. E' proprio vero che a livello internazionale non ci caga nesssuno.

15 commenti:

  1. Stupendo il post.
    Io ho tentato di interpretare psicologicamente il Cattolicesimo politico (alla mia maniera approssimata ovviamente)
    http://pensatoio.ilcannocchiale.it/post/1709279.html

    Pensatoio

    p.s. la pausa di Aiuto mi ha reso tutto un po'più grigio.

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  2. Post stupendo. Concordo.

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  3. Anonimo22:15

    Seguo il Luttazzi da tempo... a dire il vero per fare satira feroce non avrebbe bisogno ne di cacca ne di fare i nomi... ma tant'è.... alla battuta ho riso, ma con un filo di "disappunto", non certo quello dei moralisti, quanto quel del "potrebbe andare diversamente , e meglio".

    C.

    http://www.claudio1973.com/blog

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  4. Anonimo23:07

    Negli ultimi 7-8 anni Luttazzi ha subito un'ulteriore involuzione nel suo stile, una volta era piu` intelligentemente accorto e forse piu` sottile nelle sue insinuazioni.

    Non so se ora soffra di frustrazioni interne o goda degli atti di autolesionismo ma a me non piace proprio quell'aria da "lecchino" e contemporaneamente da finto monello che piu` grosse le spara e piu` si attende una compiacente assoluzione.

    Ora, lo so che dal momento che si sente un comico surreale (probabilmente di sinistra) si sente obbligato a utilizzare sesso e rifiuti per cercare di coinvolgere lo spettatore nelle sue elucubrazioni, tuttavia questo non solo non e` necessario ma crea un senso di fastidio per il forzato e continuo binomio fine a se stesso; se mi ascoltasse gli direi che quel metodo NON funziona; il vero problema e` che lui non vuole rendersene conto perche` dentro la sua mente fa delle ulteriori connessioni che probabilmente solo lui apprezza.

    L'impressione finale (forse errata) e` che sia a corto di argomenti e che quindi sia costretto a infarcirli di sgradevoli "contorni" per "tentare" di accaparrarsi il pubblico piu` giovane e becero, sempre in cerca di frasi forti e proibite.

    Ripeto, gli e` stata data una chance, poteva dire di tutto e di piu`, bastava solo non coinvolgere in associazioni un po' troppo volgari e personali colleghi / conduttori della stessa rete che lo stipendia (e questa e` una delle poche leggi aziendali che sono applicate quasi ovunque).

    Insomma, anche se posso accettare l'idea che abbia cercato l'evento punitivo/sensazionale e che la sua defenestrazione e` tutta pubblicita` per la sua carriera, non posso scacciare l'idea che il modo con cui l'ha provocata sia un po' troppo stupido e che finga di non saper distinguere il palco di un teatro da quello di una TV nazionale.

    Off Topic: non lo so, ma ogni volta che vedo una pornostar un po' raffinata o uno pseudo comico intellettualoide che usa la volgarita` piu` greve come richiamo per i suoi messaggi, mi sorgono strane domande.

    Hai passato l'infanzia in un collegio di suore ?

    Hai avuto incontri ravvicinati con dei preti ?

    Queste reazioni cosi` estreme le ho rilevate anche in alcune mie conoscenze, forse dipendono da quanto si e` fragili dentro.

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  5. V.I.P. (very interesting post)
    Quella del caganer non l'avevo proprio mai sentita.

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  6. Anonimo09:07

    grandissimo post. Su cui meditare.
    cloro

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  7. Anonimo09:43

    a me è parso che la battuta sia stata "tecnicamente" perfetta, tant'è vero che stiamo qui ancora a parlarne, quanto al linguaggio scatologico vi invito a rileggervi Bataille, Blanchot, Henry Miller, Anais Nin, Allen Ginsberg etc etc prima di sparare cazzate da neo bigotti libdem

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  8. Anonimo11:34

    Nel Decameron Luttazzi ha parlato di Merda dalla prima puntata.
    A parte che la sua "satira" non mi ha fatto ridere come in passato, i suoi argomenti erano pesanti e senza censura. Parlava di cazzi, morti sesso a ruota libera.
    Ciò che trovo discutibile non è la merda ma l'insulto senza contraddittorio.
    Se fosse andata al programma di Ferrara a dirglelo in faccia probabilmente avremmo visto un bello scambio di insulti potenti con l'auditel che schizzava al cielo.
    Forse la peggio l'avrebbe avuta proprio Daniele.
    Ma anche questa non è satira...

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  9. Anonimo11:38

    @ essential rambles
    la satira con il contraddittorio?!
    Ma è ridicolo, quando mai si è vista?

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  10. La conclusione del post è un capolavoro!

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  11. Anonimo15:33

    non lo so. Adesso ho pubblicato un post che mette l'accento sulla menzogna dei morti iraqueni spacciati da Luttazzi. A volte la confusione prende il sopravvento....
    cloro

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  12. Anonimo17:45

    ci sono problemi con i commenti su blogspot

    bellissima la chiave storica e antropologica che hai dato all'articolo;la chiusura e' straordinaria!per Luttazzi gira la notizia delle ripresa ma e' tutta da verificare
    un caro saluto dai nuovi amici "anonimi"
    :)
    Lorenzo Anne Veronica
    http://giramundo.splinder.com

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  13. Anonimo18:28

    satira con contraddittorio!!! questa è da oscar!

    Gran post, Lame, di quelli coi controcazzi. :-*

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  14. Anonimo23:20

    Per non essere frainteso, dettaglio meglio i concetti che ho sottointeso.

    Trovo ridicolo sia l'atteggiamento censorio di LA-7 (e via, avevano la traccia completa delle puntate) sia la (finta ?) indignazione di Luttazzi.

    Il primo perche` non potevano non aspettarsi le uscite di Luttazzi dato che si diverte solo con quel genere di satira, il secondo perche` Luttazzi insiste nel mettersi sgraziatamente a 90 gradi e a mostrare il sederino, per poi stupirsi e addolorarsi se dopo un'astinenza di 5 anni lo centrano nel punto in cui mette il segno del bersaglio (che brutti pedofili).

    Luttazzi mi fa tenerezza quando nomina il direttore di produzione Campo Dall'Oglio, "mi aveva garantito che LA-7 e` una rete libera" e quando se la prende con i bruti esecutori di LA-7.

    "LA CANCELLAZIONE DEL GIRATO DI DECAMERON ( già trasmesso e ancora da trasmettere ) E' UN SOPRUSO DI UNA GRAVITA' INAUDITA! NON E' AMMISSIBILE! E' INTOLLERABILE! MI RIPUGNA IL SOLO PENSIERO! NON SI DISTRUGGE L'ARTE! VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!"

    Che ovvieta`, prima gli hanno teso un agguato e lui ha abboccato (o finto di abboccare) come una verginella dodicenne e poi per fargli piu` male lo hanno fatto e lo fanno stare in ansia con la minaccia di cancellare la sua "creatura", con uno stile da veri "Bravi" (di altri tempi).

    A questo punto siamo alla soap-opera.

    Ripeto, siamo alla fanta-programmazione di storie tipo simil-reality: da una parte capuccetto rosso che, nonostante gli avvertimenti, va proprio nel bosco piu` fitto (col vestitino piu` rosso che ha) e quando incontra il lupo cattivo si mette a urlare "al lupo, al lupo !", e, a questo punto della storia, col cavolo che c'e' qualcuno fra lei e il lupo cattivo :-P, dall'altra parte gli spettatori che fremono in attesa di scene da circo massimo.

    Ma Luttazzi pensava che bastasse ripresentare "pari pari" le battute e le pseudo gag dei suoi spettacoli teatrali per raggiungere la meta finale in TV ?

    Secondo me doveva adoperare qualche neurone in piu` per rielaborare in maniera furba il contenuto e spiazzare chi lo aspettava al varco; invece ha fatto lo "sborone" con il suo solito eccesso di sicurezza, grevita` e finta ingenuita`.

    Ora, cosa c'e` di peggio che nominare Berlusconi e descrivere nel dettaglio una scenetta dantesca per i suoi accoliti / ex simpatizzanti per lasciare il resto all'immaginazione ?

    E suvvia, ha messo al centro della scena "Giulianone" solo perche` e` grasso e ha cosi` bisogno di mangiare che deve cambiare spesso piatto per non deperire, e non solo, lo fa pure frustare (anche se lui le cose - supporto morale incluso - le fa solo per soldi e qui ritorna la metafora soldi - sterco del demonio).

    Per analogia, cosa portera` la regola del contrappasso a Berlusconi ?

    Non so se Luttazzi se ne e` reso conto, ma quello che sicuramente ha fatto girare i "cosidetti" ai piani alti, e` stata proprio la scenetta capace di intaccare la figura di Ferrara "opinionista" (il pupillo portante di LA-7) e il fatto che ha innescato una reazione a catena fatta di ansia irrazionale anche per le puntate successive.

    Non e` per quello che ha detto (tutte cose risapute), ma per come l'ha detto !

    La guerra in Iraq e` una faccenda troppo seria per essere mescolata con la satira greve.

    A Berlusconi solleticava solo l'idea di una mega distruzione controllata di strade, ponti, edifici pubblici, ecc. per poi consentire agli amici di buttarsi a pesce sugli appalti della fantomatica ricostruzione; e` ovvio che quella visione egocentrica e infantile delle cose non poteva diventare vera nel contesto iracheno ed e` altrettanto vero che Berlusconi non voleva assolutamente il discorso dei morti e delle stragi.

    A questo punto pero` e` altrettanto necessario dire che quello che si sente in giro nei vari blog sul numero di morti in Iraq non e` sempre serio.

    Dire che i morti non sono 85.000 (un numero di per se spaventoso e probabilmente in difetto) ma piu` di 1.000.000 vuol dire scambiare gli emigrati e gli sfollati per morti o quanto meno dare per certe delle ipotetiche stime basate su proiezioni di un ristrettissimo campione di popolazione (peraltro non si sa quanto equamente distribuito).

    Sottointendere che tutti i morti dell'Iraq ricadono sotto la responsabilita` morale di Berlusconi e` una bassa forzatura.

    Saddam e l'embargo avevano gia` creato una situazione estremamente precaria e gli americani avrebbero invaso comunque l'Iraq con o senza l'Italia, con l'aggravante che senza italiani o qualche altro alleato europeo avrebbero avuto molti ma molti MENO SCRUPOLI nel condurre la loro campagna di occupazione "because all your oil belong to us" (ricordatevelo questo quando considerate certe situazioni che non possono essere sempre lasciate allo sbando piu` completo come in Somalia, in Cambogia e in Vietnam).

    Se consideriamo il numero di bambini ammalati / non nati, ecc. possiamo aumentare i numeri a piacere, tuttavia bisogna anche considerare sia la situazione pregressa di embargo e quindi di assoluta carenza di generi di prima necessita`, sia soprattutto il fatto che il 95% dei morti sono stati provocati non da dinamiche di guerra diretta ma da vigliacchi attentati di guerriglia (piu` o meno) fratricida (cosa che Saddam teneva comunque a bada con parecchie migliaia di silenziose morti all'anno).

    Con questo non giustifico minimamente l'invasione, la guerra, la violenza e tutto il resto che ovviamente aborro.

    I fenomeni coinvolti sono complessi, semplificarli non sempre aiuta.

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  15. Anonimo16:06

    diversi anni fa vidi in tv un monologo di eddy murphy. una comicità molto anale, devo dire.
    scontiamo, in questo caso, gli effetti di un certo provincialismo.

    che poi murphy non m'abbia fatto ridere, e nemmen luttazzi, è un'altra storia.
    petarda

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